A Verona, crocevia delle vie cardinali di comunicazione, l'arte campanaria esiste almeno dal VII° secolo e da allora la città ha rappresentato un'importante punto di riferimento nel mondo delle campane. Questo sia per numero e mole delle realizzazioni nel corso dei secoli che per l'indiscusso pregio acustico ed artistico dei bronzi locali, prodotti da una cinquantina di dinastie succedutesi negli anni. Quasi a complemento di ciò, nei secoli hanno coesistito diverse tecniche di suono delle campane, dal carillon (in gergo “campanò”), ai rintocchi ordinati, per finire al sistema veronese. Quest'ultimo, sviluppatosi nel XVIII secolo presso la chiesa di San Giorgio in Braida, è l'unico metodo al mondo che permette di eseguire vera e propria musica mediante opportune rotazioni dei bronzi e viene tutt'oggi praticato nell'intera diocesi.

 

In Verona, main cross of the continental ancient ways, records about tower and bells date back to the VII century. Since that time, the city was renowned for the amount and dimension of realizations and the sounding and decorative quality of the products. More than 50 bellfounder's dinasties operated in the city. This situation created the condition for the diffusion of different bellringing styles: from the chimes, to the full circle ringing. This last one, developed in the XVIII century in the church of San Giorgio, is the only existing one which can produce conventional music on rotating bells.

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